Vignamaggio
Vinsanto di Chianti classico doc 2010
Vinsanto di Chianti classico doc 2010
IL NOME
In Toscana il Vinsanto è il vino dell’accoglienza: viene infatti spesso offerto fuori pasto agli ospiti o a tavola per accompagnare pasticceria secca o formaggi erborinati. Sull’origine del nome sono state fatte varie ipotesi, nessuna però attestata: vino miracoloso che alleviava le pene dei malati di peste, vino simile a quello di Xantos, isola greca dove veniva prodotto il passito oppure, più semplicemente, il vino della Messa; l’etimologia del Vinsanto è ancora oggi intrisa di mistero.
IL VINO
Il Vinsanto, che si produce dalle varietà a bacca bianca Malvasia Lunga del Chianti e Trebbiano Toscano, rappresenta una produzione tradizionale del Chianti. Le uve, dopo l’appassimento naturale di tre mesi in un ambiente aerato, vengono pressate ed il mosto ottenuto è posto senza le bucce, dopo una leggera decantazione, in piccole botti di rovere (caratelli) della capacità di 75-100 litri, dove fermenta e dove rimane per almeno quattro anni, al termine dei quali si imbottiglia. Il vino presenta sempre un residuo zuccherino più o meno importante secondo l’annata.